La natura dei Castelli Romani sbarca a Verona, portando con sé il profumo dei suoi vini e la bellezza del suo paesaggio. L’Ente Parco dei Castelli Romani ha partecipato a Vinitaly, la più prestigiosa manifestazione italiana dedicata al mondo vitivinicolo, diventando ambasciatore di un connubio inscindibile: tutela ambientale e tradizione enologica.
In un contesto fieristico che richiama ogni anno migliaia di operatori e buyer da tutto il mondo, l’area protetta che abbraccia il cuore del Vulcano Laziale ha saputo raccontarsi attraverso le parole del commissario straordinario Ivan Boccali. La presenza del Parco non è solo istituzionale, ma strategica: rafforza l’identità di un territorio in cui la vocazione agricola si intreccia a una costante attenzione per la sostenibilità.
Durante la presentazione ufficiale del progetto “Castelli Romani – Città Italiana del Vino 2025”, il Parco ha ribadito il suo ruolo chiave nella valorizzazione di un’area che custodisce tradizioni millenarie e una biodiversità straordinaria. Un’occasione significativa per rilanciare il messaggio che la produzione di qualità deve andare di pari passo con la salvaguardia dell’ecosistema.
Il piano degli eventi che accompagnerà l’anno da “città del vino” è stato illustrato con entusiasmo, ponendo l’accento sulle eccellenze locali, le specificità dei vitigni autoctoni e le iniziative culturali che coinvolgeranno cittadini, istituzioni e imprese. Il Parco, in questo quadro, si propone come ponte tra natura e produzione, tra tutela e sviluppo.
L’assessore regionale all’Agricoltura ha evidenziato come i parchi regionali non siano solo custodi dell’ambiente, ma anche attori dinamici del rilancio economico. Il loro supporto al mondo agricolo, e in particolare alle piccole aziende vitivinicole dei Castelli, si traduce in un modello virtuoso di crescita basata sul rispetto del territorio.
Con la sua presenza a Vinitaly, il Parco dei Castelli Romani lancia un messaggio chiaro: valorizzare il paesaggio significa anche investire in un futuro più armonioso, dove il vino racconta non solo una storia di gusto, ma anche di identità, cultura e sostenibilità. Una visione moderna e lungimirante che guarda oltre il calice, verso un equilibrio possibile tra uomo e natura.