THE DARK SIDE OF THE MOON COMPIE 50 ANNI


Ieri è stata una data fondamentale nella storia della musica mondiale…. Anzi 2 date storiche….

Ieri 1 Marzo ricorreva l’undicesimo anniversario della scomparsa di Lucio Dalla…. Abbiamo ancor oggi il cuore straziato…ma ancor oggi Lucio è più vivo che mai con le sue composizioni che ci fanno compagnia quotidianamente!

Ma oggi vogliamo Celebrare il 50esimo anniversario della pubblicazione dell’Album degli Album, del Disco che ha cambiato la storia della musica …e anche delle nostre vite…

THE DARK SIDE OF THE MOON

Il 1° marzo 1973 i Pink Floyd pubblicavano “The Dark Side Of The Moon”. Il terzo Album più venduto di sempre con 52 milioni di copie…dietro al Thriller di Michael Jackson e Back in Black degli AC/DC. 950 settimane trascorse nella Billboard 200, definito il “Longseller” per eccellenza della storia del rock.

Fu pubblicato l’ 1 marzo del 1973 sul mercato americano e il 16 marzo in Inghilterra. Universalmente riconosciuto come uno dei capolavori assoluti della musica, in grado di consacrare definitivamente Roger Waters, David Gilmour, Rick Wright e Nick Mason nell’olimpo del rock.

Il termine capolavoro è quanto mai azzeccato per “The Dark Side of The Moon” che dopo 50 anni mantiene intatta quel sound speciale che porta la musica a un livello sublime. Un’opera pensata come un concept album senza singoli perché non c’erano interruzioni fra un pezzo e l’altro, solo negli USA per volere della Casa Discografica furono pubblicati i singoli di Money e Us and Them.

La copertina – iconica come le canzoni – di “The dark side of the moon” è una “genialata”. Creata dal graphic designer inglese George Hardie con il contributo di Storm Thorgerson e Aubrey Powell dello studio Hipgnosis, rappresenta un raggio di luce bianca che, attraverso un prisma, con l’esclusione dell’indaco, si scompone nei suoi colori costituenti, rosso, arancione, giallo, verde, blu e viola. All’interno della copertina il raggio forma il battito cardiaco dello spettro luminoso che richiama quello che apre l’album.

L’Album (l’Ottavo) rappresentò per i Pink Floyd un punto di svolta. Sviluppatosi principalmente durante le esibizioni live, l’LP fu curato dal leggendario Alan Parsons negli studi di Abbey Road a Londra. Un concept che esplora temi come il conflitto (Us and Them), l’avidità (Money), il tempo (Time), la morte (The Great Gig in the Sky) e la malattia mentale (Brain Damage). Quest’ultimo ispirato dal crollo psichico sofferto da Syd Barrett, fondatore, genio e leader assoluto della band fino alla sua uscita nel 1968.

I testi dell’Album furono firmati interamente da Roger Waters e non tutti sanno l’album ha rischiato di avere un altro nome…. con il titolo di The Dark Side Of The Moon ma inizialmente si pensò a Eclipse (A Piece For Assorted Lunatics), perché in circolazione c’era un altro disco col nome di “Dark Side Of The Moon”, quello del duo britannico Medicine Head. L’album, tuttavia, si rivelò un flop e i Floyd tornarono all’idea originale di “The Dark Side Of The Moon”, il titolo che l’ha consegnato alla leggenda.

Altra curiosità la chitarra slide di david Gilmour ascoltata su Breathe.  Era una pedal steel che David Gilmour acquistò in un banco dei pegni a Seattle nel 1968.

La musica…la creazione di The Dark Side of the Moon è certamente senza tempo e ancora oggi è in grado di vendere ogni anno centinaia di migliaia di copie.

Perché tutto ciò? Com’è possibile che un unico brano di 45 minuti diviso in dieci sezioni riuscisse ad avere un effetto simile? A metà strada fra lo Psychedelic e il Progressive … un po’ di Blues e nuove invenzioni elettroniche! Si parla di Pazzia, Alienazione, Soldi, Contrasti ma comunque un fenomeno che non muore mai e che è arrivato ai 50 anni! Per alcuni il disco perfetto per fare l’amore!  Ma in ogni caso un’opera con una magia che gli permette di penetrare l’animo di ogni persona.

Il nostro consiglio? Stasera quando rientrate a casa spegnete tutte le luci, chiudetevi nella vostra stanza e cominciate a volare sulle note di The dark Side of the Moon